Va prendendo corpo, e in maniera consistente, la Biblioteca delle Biblioteche promossa, meno di un anno fa, dalla Società Nissena di Storia Patria per tutelare e salvaguardare i libri dalla loro dispersione. E’ stata un’idea del suo presidente, Antonio Vitellaro: mettere insieme di fondi librari di soci ed amici della Società, costituendo una Biblioteca che comprendesse i singoli fondi librari conservati nella loro autonomia, come testimonianza dei singoli donatori.
La proposta ha avuto successo e in breve tempo sono arrivate le donazioni di cospicui fondi librari. E’ piaciuta quest’idea che i libri andassero a costituire una biblioteca come insieme di fondi librari, ognuno dei quali potesse conservare la propria autonomia assieme ai documenti di archivio che li accompagnano. Libri e documenti vengono, così, a costituire autonomi archivi utili per lo studio dell’esperienza di vita e di studio dei titolari dei fondi stessi.
In questo modo vengono salvaguardati libri e frammenti di vita cittadina: questa azione di tutela e di salvaguardia è uno dei compiti istituzionali delle società di storia patria ed è valsa alla Società Nissena il riconoscimento di ONLUS.
E’ stato un momento emozionante quando, alcuni giorni fa, Mario Arnone, Socio della Società Nissena di Storia Patria e vice presidente dell’Associazione Archeologica Nissena, ha siglato, alla presenza del dott. Lorenzo Guzzardi, soprintendente ai beni culturali, e del prof. Antonio Vitellaro, il documento con cui s’impegnava a donare la sua biblioteca personale, forse la più ricca della città, di cui fanno parte oltre ottomila volumi.
Ma già nei mesi precedenti, altre donazioni erano state fatte; cospicua e di particolare valore storico-bibliografico è l’emeroteca donata dallo studioso sommatinese Filippo Falcone, socio di Storia Patria, che comprende giornali e riviste pubblicate dal 1860 ad oggi.; e poi, il prezioso archivio personale e parte dei propri libri donati dallo scrittore deliano Stefano Vilardo, molto noto come poeta e narratore e per la sua lunga frequentazione con Leonardo Sciscia.
Il dottor Rino Iannì ha donato la biblioteca del proprio padre, l’ispettore scolastico Giuseppe; la sorella Giulia Iannì, vedova del noto penalista Vittorio Mammana, ha donato i libri della biblioteca del compianto marito: sono libri che testimoniano esperienze professionali e percorsi di vita degni di studio. Faranno parte della Biblioteca delle Biblioteche i libri che costituivano la biblioteca personale del prof. Salvatore Mosca, già preside del Magistrale di Caltanissetta e apprezzato scrittore: la donazione è stata fatta dalle figlie Anna e Vitalia Mosca, socie di Storia Patria.
Si calcola che fino ad oggi i libri donati alla Società ammontino a più di dodicimila volumi; molti altri ne sono stati promessi da soci ed amici; tutti questi libri, opportunamente inventariati e catalogati, costituiranno un nuovo patrimonio culturale a disposizione dei cittadini e degli studiosi in particolare.
Si spera che la biblioteca possa essere ospitata nell’ex convento di S. Maria degli Angeli, recentemente restaurato, che sarà la futura sede della Soprintendenza ai beni culturali.